MESTRE (VENEZIA) - La scena è questa. Tutte le sere arriva l’addetto mandato dal Comune per chiudere il cancello del parco dei Sabbioni e, uno alla volta, fa uscire sbandati e gruppetti di nordafricani che stazionano sotto al gazebo o sui giochi dei bambini. Liberata l’area, infila le chiavi e le gira per due volte nella serratura, ma tutti coloro che erano stati mandati fuori percorrono venti metri verso Mestre e rientrano tranquillamente nel parco, facendosi perfino una risata. Perché quella recinzione è stata realizzata solo a metà, lasciando aperto il lato che finiva sul cantiere della nuova stazione “Mestre Olimpia” che, come era prevedibile, sta attirando sempre malintenzionati nella zona.
Le segnalazioni
«L’altra sera hanno rotto i finestrini per rubare in alcune auto parcheggiate vicino all’entrata di via VIII Alpini e, da qualche settimana, vediamo anche persone transessuali che si prostituiscono, andando a “consumare” proprio dentro la stazione che è sempre aperta» raccontano i residenti attorno al parco dei Sabbioni che, nove anni fa, dopo tante richieste riuscirono ad ottenere l’installazione della recinzione lungo il perimetro dell’area verde. Una cancellata che ora, però, si interrompe dove, fino a poche settimane fa, c’era l’area del cantiere della stazione. Una situazione conosciuta e segnalata anche dal presidente della Municipalità di Chirignago Zelarino, Francesco Tagliapietra, e che ora dovrà essere sistemata dagli uffici del Comune. «Poco più di un mese fa dovevamo festeggiare un compleanno dei bambini sotto al gazebo al centro del parco - aggiungono delle mamme -. Abbiamo dovuto chiamare la polizia locale che è venuta a controllare con i cani antidroga: hanno trovato dosi nascoste sia lì che nell’area cani. È da anni che cerchiamo di proteggere questo spazio dalle cattive frequentazioni, ma da quando hanno tolto quel cantiere ed aperto la stazione la situazione sembra precipitata». Le segnalazioni alla polizia locale si susseguono da mesi e le pattuglie passano ogni tanto, ma lo snodo tra il parco, via Olimpia e l’altro fronte della stazione verso Gazzera e Cipressina appare perfetto per il traffico e il consumo di sostanze. E, a sorpresa, anche per la prostituzione.
Telecamere inutili
Siringhe, stagnole e preservativi, oltre a bottiglie rotte, escrementi e altri rifiuti sparsi in giro, vengono raccolti quotidianamente dagli addetti alle pulizie della nuova stazione inaugurata martedì scorso. Ieri, a metà mattina e nonostante le pulizie fatte poche ore prima, i servizi igienici ospitati in un prefabbricato vicino al parcheggio scambiatore erano già inservibili. «Catastrophe, catastrophe...» diceva un papà francese che sperava di poterli utilizzare per i due figli e poi prendere il treno per Venezia, mentre un cinquantenne in carrozzella non è riuscito ad arrivare alla banchina in quanto tutti gli ascensori della nuova stazione erano già fuori uso, come “incastrati” a metà tra il primo e il secondo livello. Le telecamere a 360 gradi sparse in diversi punti della nuova stazione non sembrano dunque funzionare come deterrente.