Tre ciclisti, tutti di Andria, sono stati travolti e uccisi da un'auto lungo la strada provinciale 231, a Terlizzi. Il conducente si è poi fermato per prestare soccorso, ma non c'è stato nulla da fare. L'incidente è avvenuto poco prima delle 8.30. Sul posto i carabinieri, a cui sono affidate le indagini, e il 118. Da una prima ricostruzione, l'auto, una Lancia Delta, procedeva in direzione Bari, il conducente avrebbe perso il controllo del veicolo e preso in pieno la carovana di cinque ciclisti. Due sono riusciti ad evitare lo scontro, mentre per gli altri tre non c'è stato niente da fare. Un quarto ferito è grave. La strada provinciale 231, all'altezza di Terlizzi, è al momento chiusa al traffico per permettere i soccorsi e i rilievi.
Di dove erano i ciclisti morti?
«Una macchina - spiega all'Adnkronos Michelangelo De Chirico, sindaco di Terlizzi - avrebbe perso il controllo travolgendone tre, che sono morti sul colpo. Sul posto sono subito intervenuti i soccorritori con le polizie locali di Ruvo e di Terlizzi e i carabinieri di Molfetta». I tre ciclisti deceduti, riferisce il primo cittadino, «erano di Andria e ho già allertato il sindaco e l'assessore».
Facevano parte della sezione di Andria dell'Avis i tre ciclisti morti. Secondo quanto emerso finora, le vittime facevano parte di un gruppo che l'auto avrebbe centrato in pieno. Non è chiara ancora la dinamica dell'accaduto: con ogni probabilità, il conducente dell'auto, un 40enne del Barese, avrebbe perso il controllo del mezzo, travolgendo i ciclisti per poi finire la sua corsa contro il guardrail. Sarebbe stato lui poi, a chiamare i soccorsi. Le vittime si chiamavano Sandro Abruzzese, Vincenzo Mantovani e Antonio Porro ed erano affiliati al gruppo amatoriale Ciclo Avis Andria. Abruzzese e Porro erano anche nel consiglio direttivo del sodalizio. «Erano tre persone straordinarie, donavano sangue e due di loro erano anche consiglieri del direttivo quindi si prodigavano donando anche parte del loro tempo», afferma all'Adnkronos Vincenzo Zingaro, presidente di Avis Andria. «Il dolore per la tragedia è troppo forte, siamo sconvolti e scossi», sottolinea Zingaro spiegando che il gruppo programmava regolarmente giri in bici insieme. «E' come se avessimo perso persone di famiglia - conclude Zingaro - il dolore è tanto».
Automobilista sotto choc
A quanto si apprende è stato portato in ospedale in stato di choc l'automobilista al volante dell'auto che stamattina ha travolto e ucciso tre ciclisti. Sul posto sono intervenute le polizie locali di Terlizzi e di Ruvo e i carabinieri. Sono in corso le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente e i motivi per i quali la vettura ha travolto i tre, che procedevano insieme ad altri due ciclisti. Il conducente stesso risulta indagato.
Il sidaco di Terlizzi
«Questa mattina tre ciclisti hanno perso la vita in un tragico incidente avvenuto sulla provinciale 231. Una notizia che ci lascia sgomenti, increduli». Lo scrive in un post pubblicato sui social Michelangelo De Chirico, sindaco di Terlizzi. «La strada, che dovrebbe unire, oggi ci restituisce solo dolore - continua il primo cittadino - Ai familiari e a tutta la città di Andria va il nostro abbraccio più sincero, il rispetto del silenzio e della preghiera, nella speranza che possano trovare conforto nella vicinanza e nella solidarietà di tutta la nostra cittadinanza».
La sindaca di Andria
«Provo solo immenso dolore. Stordita, incredula, penso e ripenso al bene di questi nostri concittadini, profuso attraverso la splendida realtà associativa dell'Avis. Il loro amore per la due ruote e per lo sport; le iniziative condivise, la campagna di sensibilizzazione alla donazione di sangue non più tardi di qualche settimana fa...sono un pezzo della nostra Comunità, la parte bella e sana di una Città che intorno al valore delle persone ha impostato il suo riscatto e la sua crescita...sono profondamente addolorata, sgomenta - dichiara - Mi stringo, nel silenzio, al dolore immane dei parenti, per questa tragedia che ha portato via un pezzo di noi tutti, con violenza atroce. Prego, preghiamo per i feriti, per chi lotta per sopravvivere da quanto ci è dato leggere e ascoltare in questi minuti... Attendiamo notizie più precise ma possiamo solo essere vicini nel dolore, che ci accomuna in questa giornata assurda. L'invito a tutti è a rispettare questa triste e nefasta vicenda. Rispetto assoluto e silenzio. Per chi non c'è più, per chi è appeso a un filo, per i familiari tutti».