PORDENONE - Una volta era l’autoradio, oggetto prezioso e nella maggior parte dei casi rimovibile che completava il kit di una buona automobile verso la fine del secolo scorso.
COSA SUCCEDE
Se in regione i furti d’auto sono meno di 200 in un solo anno, si stanno moltiplicando i casi di “cannibalismo”. È così che gli esperti del settore chiamano i raid che puntano non all’intero veicolo, ma ai pezzi di ricambio. E da Sacile a Udine, tra episodi denunciati alle forze dell’ordine e non, si superano i 500 casi in un anno, sempre secondo le agenzie specializzate. Con i danni che per i proprietari dei mezzi presi di mira dai ladri possono arrivare anche a diecimila euro nei casi dei veicoli più costosi sul mercato. Circa il 60 per cento di questi furti avvengono in provincia di Udine, il territorio più bersagliato di tutto il Friuli Venezia Giulia. Pordenone è al secondo posto con un 30 per cento stimato, mentre la componente restante appartiene alle province di Udine e Gorizia.
IL BUSINESS
Perché stanno aumentando a dismisura le segnalazioni di auto “cannibalizzate”, mentre a livello regionale i furti di veicoli privati sono calati del sette per cento? Le ragioni sono molteplici, ma quelle più terra terra incrociano i destini con gli scenari internazionali e le dinamiche dei prezzi. Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, infatti, i prezzi delle componenti che finiscono per assemblare un’automobile sono saliti anche del 20-30 per cento. Ovviamente sempre parlando dei canali legali.
E tra le macchine più ambite dai ladri ci sono quelle che fanno parte della categorie del lusso oppure delle “premium”. Audi, ad esempio, sembra essere al centro delle attenzioni dei malviventi, che per portare a termine questa tipologia di furto riescono anche a non far suonare gli allarmi installati di serie.
LA TIPOLOGIA
Cosa rubano, nel dettaglio, i malviventi specializzati nei pezzi di ricambio delle auto? E quando agiscono? Solitamente i furti segnalati in Friuli Venezia Giulia avvengono di notte nei parcheggi, ma anche nei garage aperti dei condomini, com’è successo ad esempio a Sacile.
I ladri prediligono ruote, fanali (in questo caso le segnalazioni non si contano nemmeno), ma anche sterzi e interi cruscotti. Elementi che nelle auto più costose possono anche arrivare a un valore di diecimila euro. E nel mirino sono finite anche le concessionarie. L’ultimo colpo in ordine di tempo è andato a segno alla concessionaria Molino a Tricesimo, in provincia di Udine. Prese di mira Maserati e un’Audi. Sono sparite ruote e portiere, con danni che ammontano a diverse migliaia di euro.