MESTRE - Spaccata notturna alla storica libreria di Galleria Matteotti. Il ladro (o i ladri) ha sfondato la vetrata della porta d'ingresso della "Galleria del libro" per rubare, dalla cassa, contanti per 50 euro. Bottino misero, danni ingenti: un ritornello diventato ormai una costante per i negozianti colpiti da questa tipologia di furti.
Ormai nessuno lascia più denaro in negozio e la merce di valore (nei limiti del possibile) viene messa al sicuro prima di abbassare le serrande. La seccatura ovviamente è riparare porte e vetrine, una spesa che pesa sui bilanci delle piccole attività, visto che quel tipo di intervento può arrivare a costare fino a tremila euro. Anche per questo motivo, il Comune di Venezia ha creato un fondo apposito per risarcire, almeno in parte, i commercianti dai danni delle spaccate. Galleria Matteotti, cuore pulsante del centro di Mestre a due passi da piazza Ferretto e dal teatro Toniolo, era già finita nel mirino dei ladri. La notte di Halloween, infatti, qualcuno aveva tentato di entrare nel bar. Il bandito, intorno alle 3 del mattino, aveva utilizzato uno dei tavolini di ferro come ariete per sfondare la porta. La vetrata, però, in quell'occasione aveva resistito e il ladro aveva dovuto rinunciare al colpo.
I PRECEDENTI
Nell'ultimo periodo, dopo un periodo di pace, sembrano essere tornati in voga i furti in centro. Poco più di un mese fa, la spaccata al fast food cinese "Bini Express" in Riviera XX Settembre: i ladri hanno sfondato la porta a vetri e avevano prelevato il fondo cassa, circa 150 euro e una mancia per i dipendenti conservata in un salvadanaio. Pochi giorni prima era toccato alla pizzeria "Pizzium", aperta da poco in piazza Ferretto: in due notti, infatti, aveva subito ben due colpi. In uno i ladri se ne erano andati con duecento euro, nel secondo solo con pochi spiccioli.
IL FENOMENO
Il problema è sempre legato al giro di sbandati che frequenta il centro. Chi commette furti di questo genere non cerca il grande bottino: la spaccata è il marchio di fabbrica di chi non ha niente da perdere e che ha bisogno di pochi spiccioli per arrivare a fine giornata o concludere un acquisto di eroina o cocaina con il suo spacciatore di riferimento. Un popolo che, in questi mesi, ha trovato spesso un tetto occupando l'edificio Ex Telecom di via Carducci.