TRIESTE - Un latitante 28enne proveniente dall'Albania è stato arrestato perché, dopo l'evasione dal carcere (doveva scontare una pena per il reato di spaccio), era tornato nel suo Paese d'origine, aveva cambiato cognome e aveva fatto ritorno in Italia con documenti nuovi di zecca. Durante un controllo sull'autostrada A4, sul tratto San Giovanni di Duino in direzione Trieste-confine di Stato, gli agenti lo hanno scoperto e, dopo i vari accertamenti del caso, l'hanno portato nel carcere del Coroneo dove dovrà scontare una pena di due anni, nove mesi e quattordici giorni. Procura della Repubblica del Tribunale di Milano.
La storia
Il 28enne albanese era stato condannato per il reato di spaccio di stupefacenti e dopo il suo arresto gli era stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Dunque è scattato lo stratagemma che però non ha funzionato. L’uomo era stato condannato in via definitiva a tre anni di reclusione e al pagamento di 12.400 euro di multa per spaccio di droga. Il tutto era stato commesso a Milano nel settembre 2023. Il 28enne è evaso a dicembre di due anni fa rimpatriando nel suo Paese d’origine. Ha approffittato della normativa vigente in Albania per cambiare legalmente cognome ed è tornato così in Italia con tutti i documenti nuovi sperando in questo modo di rendersi irriconoscibile ed evitare di scontare in toto la condanna per lo spaccio di sostanze stupefacenti che ancora pendeva sul suo capo.
Il suo stratagemma non è tuttavia andato a buon fine. È stato scoperto dai poliziotti che l’hanno fermato per un normale controllo di routine sul tratto autostradale A4 a San Giovanni di Duino in direzione Trieste-confine di Stato. Dopo le formalità di rito, lo straniero è stato portato al carcere del Coroneo. Dovrà scontare una pena di due anni, nove mesi e quattordici giorni comminata dal Tribunale di Milano.