ABANO TERME (PADOVA) - I ladri continuano a imperversare nella zona termale.
I colpi
«Stavamo tutti dormendo e non ci siamo accorti di nulla - racconta una donna che risiede in via Sabbioni -. In casa c'era anche un'anziana. Ad una certa ora, in piena notte, abbiamo sentito abbaiare alcuni cani del vicinato, ma non ci abbiamo fatto molto caso. Solo questa mattina (venerdì 11 luglio, ndr) abbiamo trovato la rete di recinzione tagliata. Evidentemente i ladri hanno desistito perché sono stati disturbati dall'arrivo di qualcuno». I malviventi non hanno però mollato la presa e si sono diretti verso un'altra villetta della stessa via, distante solamente poche centinaia di metri. «Noi non c'eravamo - racconta la proprietaria che, assieme al marito, ieri era appena tornata dalla caserma dei carabinieri dove aveva sporto denuncia - ma mia madre, anziana, sì. Ad un certo punto mi ha telefonato e mi ha chiesto: "Ma sei tornata?". Aveva sentito dei rumori e aveva pensato che fossimo rientrati. Ci siamo subito precipitati. Abbiamo trovato una delle tapparelle leggermente alzata. Stavano cercando di entrare da lì. Per fortuna deve essere accaduto qualcosa che li ha fatti scappare. La nostra abitazione era già stata presa di mira in passato, ma quella volta il furto era andato a segno. Siamo spaventati». Poi, come detto, i due tentati raid nella vicina via Montello. «Per fortuna non sono venuti da me - racconta un residente - anche perché abbiamo un cane da guardia, come molti in questa zona. È l'unica nostra difesa. Ma circa una ventina di giorni fa sono riusciti a entrare in una casa in costruzione all'inizio della strada. È successo in piena notte. I lavori erano quasi terminati, ma i proprietari non c'erano. Avevano però installato delle telecamere che hanno ripreso tre individui incappucciati. Hanno messo tutto a soqquadro».
La paura e il gruppetto sospetto
Non è la prima volta, in queste ultime settimane, che viene immortalato da sistemi di videosorveglianza privati un gruppetto di malviventi vestiti di nero e con il volto coperto da passamontagna. Alla fine di giugno avevano tentato di introdursi in due villette nelle frazioni di Feriole e San Biagio. Pochi giorni prima, il colpo era invece riuscito in un'abitazione del quartiere di Villa, con i proprietari in casa. «Siamo tutti in ansia - dichiara un altro residente di via Sabbioni -. Ormai i ladri non si preoccupano più neppure di verificare se ci sono persone all'interno». Anche adesso quindi, con la bella stagione e maggiori ore di luce, la zona termale continua a rimanere sotto tiro. Il picco dei furti si registra di solito d'inverno, quando cala rapidamente il buio. Un cambiamento di abitudini da parte dei malviventi che accresce ansia a preoccupazione fra i cittadini. Né è la prima volta che il quartiere di Giarre viene scelto come obiettivo. Alla fine di aprile erano state tentate due effrazioni in via Ponte della Fabbrica. A lanciare l'allarme al 112 alcuni vicini che avevano segnalato la presenza di un paio di individui che tentavano di forzare gli ingressi. Alla vista delle auto dei militari, i ladri si erano dati alla fuga, facendo perdere le proprie tracce attraverso la campagna. Ma talvolta sono state visitate zone più centrali di Abano, come il quartiere San Lorenzo. Fra gli obiettivi privilegiati la confinante frazione di Mezzavia di Montegrotto, dove sempre in via Montello ai primi di aprile, un'intera famiglia si trovava al piano superiore mentre i ladri stavano razziando al piano terra. In quell'occasione furono visti fuggire cinque individui, tutti incappucciati, che poi si divisero in due gruppi, facendo perdere le proprie tracce. Ieri mattina, i carabinieri hanno proseguito nella raccolta di informazioni e testimonianze in tutta la zona.