Un solaio è crollato in un cantiere edile mentre erano in corso i lavori di costruzione di una nuova scuola elementare a Marino, in provincia di Roma. I sei operai che stavano svolgendo il lavoro hanno fatto un volo di tre metri e sono rimasti feriti ma non in modo grave. Sul posto i vigili del fuoco, i carabinieri della stazione di Santa Maria delle Mole e il 118 che ha trasportato i feriti in diversi ospedali. L'infortunio è avvenuto in via Fratelli Bandiera, all'angolo con via Ciro Menotti. Son in corso gli accertamenti dei vigili del fuoco per stabilire le cause dell’accaduto. La ditta appaltatrice, insieme ad altre cooperative edilizie che lavorano sul post,o sono della provincia di Caserta così come anche gli operai e i muratori feriti, 7 in totale tra italiani e stranieri, tra i 25 e i 50 anni.
«Non finisce e non finirà», dichiara Diego Piccoli, Segretario Generale di CGIL FIllea Roma e Lazio, e aggiunge: «E adesso fateci sentire di nuovo le parole del Presidente del Senato La Russa che invita ad ignorare e non andare a votare un referendum che poterà maggiore sicurezza.
La Fillea CGIL chiede che venga fatta immediatamente chiarezza sulle cause del crollo e che vengano accertate tutte le responsabilità, a partire dalle imprese coinvolte, dalla direzione lavori, fino agli eventuali appalti e subappalti. «Ancora una volta, siamo di fronte a una tragedia che solleva interrogativi pesanti sulla qualità dei materiali, l’organizzazione del cantiere, i controlli di sicurezza e le condizioni di lavoro», prosegue Piccoli, «e chiediamo alla Procura e agli enti ispettivi di intervenire con la massima urgenza e trasparenza. È ora di dire basta alle scorciatoie sugli standard di sicurezza e alla logica del massimo ribasso, che troppo spesso mette a rischio la vita delle persone nei cantieri. Non possiamo più permettere che il lavoro continui ad essere terreno di morte». La Fillea CGIL Roma e Lazio si stringe attorno alle famiglie dei lavoratori feriti e garantisce pieno supporto sindacale e legale a chi ha subito danni. «Serve un cambio di passo, serve un Patto per la Sicurezza vero, concreto e vincolante, che coinvolga istituzioni, imprese e organizzazioni sindacali – conclude Piccoli –. Basta parole, servono azioni immediate per salvare vite nei cantieri di questa regione».