Euro 5, Marcon contro il blocco di 80mila veicoli: «La limitazione va rivista»

lunedì 16 giugno 2025, 21:32 - Ultimo agg. 17 giugno, 12:30
Euro 5, Marcon contro il blocco di 80mila veicoli: «La limitazione va rivista»
di Mauro Favaro
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TREVISO - «Mi auguro che ci possa essere al più presto una revisione del limite alle Euro 5». Stefano Marcon, presidente della Provincia e sindaco di Castelfranco, va dritto al punto. Dal primo ottobre la nuova misura anti-smog bloccherà anche i veicoli diesel Euro 5. Vuol dire 70mila automobili nella Marca (immatricolate tra il 2009 e il 2015). Queste dovranno rimanere ferme subito, anche senza allerte per l’inquinamento dell’aria. Ma pure il mondo del lavoro è in allarme. Perché con il primo livello di allerta (arancio) il blocco si applicherà pure ai veicoli commerciali diesel Euro 5. Cioè più di 11.300 autocarri delle imprese. Per un totale di oltre 50mila che di fatto non potranno muoversi, sommando anche le categorie inferiori. Cioè due terzi di quelli usati nel trevigiano per lavorare. E, in particolare, 40mila furgoni impegnati in trasporti, consegne interventi tecnici e cantieri.

Lo stop ai veicoli diesel Euro 5 è stato previsto nei giorni feriali, dalle 8.30 alle 18.30 nei comuni con più di 30mila abitanti e nelle zone classificate come agglomerati. Nella Marca saranno off limits 16 paesi: Treviso, Conegliano, Castelfranco, Montebelluna, Mogliano, Paese, Villorba, Quinto, Silea, Preganziol, Roncade, Casale, Ponzano, Zero Branco, Casier e Carbonera. «La misura è figlia della procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea, che Stato e Regione hanno dovuto recepire – spiega Marcon – sia a livello regionale che ministeriale si stanno muovendo per evitare questo provvedimento». Non per scarsa attenzione verso l’ambiente, specifica il presidente. «Siamo sempre in prima fila per l’ambiente e la riduzione dell’inquinamento. Personalmente, penso che questa misura sia piuttosto inefficace - continua - ci troveremmo nelle condizioni per cui i cittadini in possesso di mezzi Euro 5 si muoverebbero tra le strade comunali o secondarie per evitare di divieti, aumentando così per assurdo il traffico e l’inquinamento. Abbiamo visto che sono altre le iniziative che funzionano, come quella della Provincia sul tema delle caldaie (gli incentivi per la sostituzione, ndr). Ecco perché auspico al più presto una revisione del limite alle Euro 5». La Confartigianato di Treviso è sulla stessa linea. E anche l’Aci di Treviso non ha nascosto le proprie perplessità.

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