VITTORIO VENETO (TREVISO) – Si trova ora in una struttura sanitaria il cane, un esemplare anziano simil cocker/setter, per il quale si erano mobilitati nei giorni scorsi residenti e la Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc Animal Protection) preoccupati per il fatto che fosse rinchiuso e in uno stato di apparente deperimento in uno sgabuzzino a San Giacomo di Veglia. Dopo che i volontari dell’associazione si erano anche mossi con una denuncia in Procura, sollecitando un intervento di carabinieri forestali, servizi veterinari dell’Usl 2 e del Comune, la vicenda -come ha comunicato l’azienda sanitaria- ha avuto un lieto fine. Tutto questo a poche ore di distanza dalla richiesta della presidente della Lndc Animal Protection, Piera Rosati, di una mobilitazione dei cittadini, invitati a scrivere un’email alle istituzioni per sollecitare un loro intervento in difesa del cane dopo che un’attivista giovedì sera era stata sul posto. In poche ore sono state decine le email recapitate all’indirizzo della segreteria del Comune di Vittorio Veneto e a quello dei Servizi veterinari dell’Usl 2. «Il cane, in accordo con il proprietario, è stato accolto in una struttura sanitaria» hanno reso noto ieri i Servizi veterinari dell’Usl. Precisando poi che «i numerosi e regolari sopralluoghi effettuati nel corso del tempo, in associazione con altre autorità preposte, non hanno rilevato nel cane condizioni riconducibili a maltrattamento». Il cane, dunque, come hanno certificato i veterinari, sta bene.