Ubriaca al volante chiama un amico strafatto di cocaina per farsi venire a prendere ma i carabinieri controllano anche lui: denunciati

Tra tutte le persone che potevano venirla a prendere, la giovane ha optato per un trentasettenne di Padova, anche lui già pregiudicato.

mercoledì 18 giugno 2025 di Luca Vecellio
Ubriaca al volante chiama un amico strafatto di cocaina per farsi venire a prendere ma i carabinieri controllano anche lui: denunciati

CASTELFRANCO - Fermata dai carabinieri con un tasso alcolico oltre tre volte quello consentito, chiama l’amico fatto di cocaina per farsi venire a prendere e accompagnare a casa.

Un episodio bizzarro quello avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì a Castelfranco Veneto e più precisamente su via Borgo Padova. Quasi comico, se non fosse che entrambi i protagonisti oggi dovranno rispondere a due denunce per guida in stato di alterazione. Una ventinovenne di Vicenza stava rientrando a casa dopo una serata quando, in lontananza, ha itantravisto l’inconfondibile paletta e i lampeggianti blu dei carabinieri. Accostando ha tentato di mostrare nonchalance, ma i militari hanno voluto capire se fosse ubriaca: la donna era già conosciuta alle forze dell’ordine. Il test ha dato subito un risultato positivo. Un secondo tentativo ne ha confermato l’esito: 1,55 grammi di alcol per litro, su un limite massimo di 0,5. La giovane è stata invitata a scendere dalla sua Toyota Aygo e  ha deciso di chiamare un amico che potesse venire a prenderla. 

L'autista

Tra tutte le persone che potevano venirla a prendere, la giovane ha optato per un trentasettenne di Padova, anche lui già pregiudicato.  Il conoscente è arrivato poco dopo a bordo di una Fiat Punto. L’ha parcheggiata come per chiedere all’amica di salire al volo, ma i militari hanno deciso di controllare anche lui. Il trentasettenne è stato sottoposto al test salivare ed è risultato positivo alla cocaina. «L’ho usata ieri» ha detto ai militari, cercando di giustificarsi. Ne è derivata una discussione con i militari, che a quel punto gli hanno chiesto di sottoporsi a esami più approfonditi, recandosi all’ospedale San Giacomo per un esame dei liquidi biologici. Il trentasettenne però non ha voluto saperne. I carabinieri hanno ritirato a entrambi la patente. Contestualmente, la pattuglia della compagnia di Conegliano ha posto sotto sequestro la Toyota Aygo della ventinovenne ai fini della confisca. «L’episodio conferma la costante attività di prevenzione e controllo svolta sul territorio dall’Arma dei carabinieri a tutela della sicurezza stradale e dell’incolumità pubblica» commentano dal comando provinciale di via Cornarnotta.
 

Ultimo aggiornamento: 13:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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