Lorenzo Cristea, il dolore di mamma e papà abbracciati da 200 amici del ventenne: «Non si può morire così». Giovedì il funerale

Ieri pomeriggio (10 maggio) nell’abitazione della famiglia a Trebaseleghe c’è stato un momento di preghiera in suffragio del giovane ucciso domenica fuori da una discoteca di Castelfranco

domenica 11 maggio 2025 di Luca Marin
Lorenzo Cristea, il dolore di mamma e papà abbracciati da 200 amici del ventenne: «Non si può morire così». Giovedì il funerale

TREBASELEGHE (PADOVA) - Giovedì prossimo nella chiesa ortodossa romena di Loreggia verrà celebrato il funerale di Lorenzo Alexandru Cristea, il 20enne ucciso domenica scorsa all’esterno della discoteca Playa Loca a Castelfranco Veneto (Tv).

L’orario della funzione religiosa sarà fissato domani. Ieri pomeriggio (10 maggio) intanto nell’abitazione della famiglia Cristea in via Villanova a Trebaseleghe c’è stato un momento di preghiera in suffragio di Lorenzo. In duecento si sono ritrovati nel cortile della casa del ragazzo che si era diplomato due anni fa in meccanica a Noale e aveva lavorato come lattoniere nell’impresa del padre, subito dopo la maturità. Tanti i giovani romeni e italiani ma anche tanti adulti, colleghi di lavoro e conoscenti dei genitori di Lorenzo. Toccante è stato il momento dell’arrivo degli amici di Lorenzo, qualcuno ancora ferito, che erano presenti quel maledetto sabato notte nel luogo dove è morto il ventenne di Trebaseleghe. Ad officiare il momento di preghiera con rito ortodosso è stato padre Neculai (Nicola) Postolache, il responsabile della comunità romena di Loreggia, assieme ad altri due preti romeni. Ad accogliere la folla che ha riempito il piazzale della casa di Vasile e Ioana Cristea una gigantografia di Lorenzo e sotto una croce composta da rose bianche.

Lo strazio di familiari e amici

Durante la cerimonia funebre i genitori di Lorenzo sono rimasti seduti davanti l’altare preparato per l'occasione, con una candela accesa in mano. Papà Vasile e mamma Ioana hanno pianto e abbracciato tutte le persone che hanno partecipato al momento di preghiera in un clima raccolto di silenzio, spezzato solo dal pianto e dal singhiozzo della mamma. Al termine della preghiera e dei canti in lingua romena, com’è tradizione ortodossa, c’ è stato un momento di agape e di condivisione con molte persone che hanno portato da mangiare e da bere per far festa in onore di Lorenzo. Papà Vasile, provato e distrutto dal dolore, ha ricordato il figlio Lorenzo con tenerezza e amore: «Mio figlio era troppo giovane per morire - ha detto con un nodo alla gola -. Ma come è possibile perdere la vita in questo modo, per una banale lite?».

«Siamo ancora tutti sconvolti e increduli per questa incomprensibile tragedia - ha detto ai margini della preghiera padre Nicola - Non è la prima volta che ci ritroviamo a pregare con i genitori di Lorenzo Alexandru e si suoi parenti e amici più intimi ma non ci sono parole umane di conforto per accettare una vicenda del genere». Al funerale di giovedì parteciperà anche il sindaco di Trebaseleghe, Antonella Zoggia: «Al momento non abbiamo messo in atto nessuna iniziativa pubblica per ricordare il nostro giovane concittadino - afferma - in quanto le indagini sono ancora in corso e lasciamo il tempo agli inquirenti per far luce sull’accaduto. Sicuramente presenzierò al funerale come sindaco. Questa è una storia che mi lascia l’amaro in bocca perché questa violenza è la chiara manifestazione di un disagio giovanile che noi adulti non sappiamo come affrontare».
 

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